Sono passati più di cinque anni da quella sera del 14 dicembre 2013 in cui ha sparato e ucciso un ladro albanese entrato nell'abitazione di suo fratello a Serle (Brescia).

Oggi la Corte d'Assise d'Appello ha confermato la condanna per omicidio volontario infliggendogli nove anni e quattro mesi di carcere.

L'uomo, Mirko Franzoni, 39 anni, ha sempre sostenuto che la sua fosse legittima difesa.

Secondo i suoi legali lo sparo era partito accidentalmente quando il ladro aveva cercato di strappargli l'arma dalle mani.

E invece secondo i giudici Mirko ha mirato: "L'arma era all'altezza della spalla, nella posizione di chi mira al bersaglio".

Secondo i giudici Franzoni avrebbe cercato il ladro per le strade del paese armato di fucile. Insomma, un omicidio volontario sostengono i giudici.

Tutto il paese si è schierato con il 39enne condannato.

(Unioneonline/L)
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