Lo spaccio di droga direttamente a domicilio. È questa l'ultima frontiera di "Gomorra". Non la serie tv, ma l'universo criminale in mano alla camorra in Campania.

È quanto hanno scoperto i carabinieri di Napoli, che hanno arrestato 33 persone accusate a vario titolo di associazione di tipo mafioso, smercio di stupefacenti, estorsione, rapina e di detenzione illegale e ricettazione di armi da sparo.

Le indagini, iniziate dopo un omicidio nel quartiere di Soccavo, hanno permesso agli uomini dell'Arma, coordinati dalla Direzione distrettuale anti-mafia, di appurare l'esistenza di un sistema di approvvigionamento e smistamento di cocaina, marijuana, hashish e amnesia (mix di varie droghe, con metadone e altre sostanze chimiche) basato su pusher-fattorini, che recapitavano nelle abitazioni dei clienti e degli affiliati significativi quantitativi di droga.

Oltre allo spaccio, per finanziarsi il gruppo criminale, che faceva riferimento al clan della famiglia Vigilia, nato dalla scissione del gruppo dei Grimaldi, ricorreva anche a estorsioni e rapine.

I proventi delle attività illecite, riferiscono gli inquirenti, venivano poi fatti confluire in una sorta di "cassa comune", che serviva per tenere in piedi e finanziare il sodalizio.

Gli arrestati sono stati portati nel carcere di Secondigliano.

(Unioneonline/l.f.)
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