Depositate dagli esperti le prime relazioni sullo stato della rotaia di Pioltello dove, lo scorso 25 gennaio, il distacco di un pezzo lungo 23 centimetri ha causato il deragliamento del treno 10452 provocando tre morti e cinquanta feriti.

Gli accertamenti sino ad oggi condotti per accertare le cause del disastro ferroviario non lasciano alcun dubbio: le immagini del “punto zero”, il luogo preciso in cui si è staccato il pezzo di rotaia, sono la prova visiva "dell'usura e della scarsa manutenzione del tracciato, di circa tre chilometri, che è stato posto sotto sequestro".

Un'altra immagine dai rilievi degli esperti (Ansa)
Un'altra immagine dai rilievi degli esperti (Ansa)
Un'altra immagine dai rilievi degli esperti (Ansa)

Secondo gli esperti già 400 metri prima del "punto zero" erano presenti delle "testate allentate", simili a quelle della giuntura sopra la quale è avvenuto l'incidente. E nel punto della rotaia in cui si è verificata la rottura erano presenti anche una crepa e un "foro ovalizzato". Non solo: anche il giunto 'gemello', ossia quello collocato alla stessa altezza sull'altra rotaia, presentava, stando alla consulenza, un problema di usura, tanto che nella rotaia sarebbe stata individuata una crepa di circa 3 millimetri.

Il punto di rottura della rotaia (Ansa)
Il punto di rottura della rotaia (Ansa)
Il punto di rottura della rotaia (Ansa)

Le pessime condizioni del giunto, sotto cui era stata collocata una "zeppa tampone", secondo i contenuti delle indagini erano già state segnalate mesi prima dell'incidente, ma l'intervento di sostituzione è evidentemente stato programmato troppo tardi.

Nell'inchiesta sono al momento indagati due manager e quattro tecnici di Rete ferroviaria italiana e due manager di Trenord, oltre ovviamente alle due società.
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