Il progetto per la demolizione di Ponte Morandi - crollato a Genova lo scorso 14 agosto - è firmato da dieci aziende, perché "non ne esiste una sola in grado di fare tutto, devono essere consorzi di aziende. Le tecnologie sono separate, specifiche, e devono essere uniformate".

Lo ha detto il sindaco del capoluogo ligure e commissario straordinario per la ricostruzione Marco Bucci, che ieri ha consegnato in Procura il progetto per la demolizione del viadotto.

All'operazione non parteciperà Autostrade per l'Italia, società coinvolta nell'indagine sulla tragedia, in cui morirono 43 persone.

Per la demolizione, oltre agli esplosivi, "verranno usate delle enormi gru e la tecnica detta strand jack, per cui si appoggia sui lati del ponte un macchinario che lo taglia a pezzi e con cautela li fa scendere a terra attaccati a cavi di acciaio", ha spiegato il primo cittadino.

Bucci ha inoltre affermato che "saranno almeno 100 gli appartamenti che verranno abbattuti su 256 abitazioni sfollate. In seguito vedremo se ce ne saranno altri".

L'intenzione del commissario è "di allestire il cantiere il 15 dicembre nelle zone non coperte da sequestro".

La ricostruzione dell'opera invece potrebbe invece cominciare il 31 marzo del prossimo anno.

(Unioneonline/F)
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