Confermata la sentenza di primo grado e anche l'aggravante mafiosa per Roberto Spada, condannato a sei anni in Appello per l'aggressionale al giornalista della troupe di 'Nemo' Daniele Piervincenzi e al cameraman.

L'imputato ha assistito all'udienza collegato in videoconferenza dal carcere di Tolmezzo.

Per il procuratore generale Spada "aggredì i due giornalisti perché si trovava nel suo territorio", e "ha potuto contare sulla connivenza del territorio", tanto che "nessun passante intervenne e anzi uno si rivolse alle vittime dicendo 'così imparate a venire qui ad Ostia'".

"La violenza in strada - ha aggiunto - serve anche come monito per la popolazione e per conservare la forza dell'organizzazione".

Tesi confermata dai giudici della I Corte d'Appello della Capitale che hanno emesso la sentenza.

Violenza privata e lesioni con l'aggravante mafiosa, questi i reati contestati a Roberto Spada e al suo braccio destro Ruben Nelson Del Puerto, anche lui condannato in primo grado a sei anni.

Il processo a Del Puerto, recluso nel carcere di Nuoro, è tuttavia stato rinviato al 6 marzo per via dell'assenza del difensore.

Era il 7 novembre 2017 quando a Ostia, intervistato dal giornalista Rai sui presunti legami con Casapound, Spada - incalzato - ha perso la pazienza e gli ha rotto il naso con una testata. Poi, assieme a Del Puerto, ha aggredito giornalista e cameraman con una spranga.

I due imputati dovranno risarcire i giornalisti aggrediti con 4mila euro. Risarcimenti stabiliti anche a favore delle parti civili: comune, regione, ordine dei giornalisti, Fnsi e Libera.

"Le istituzioni insieme vincono contro la criminalità", è il commento di una "soddisfatta" Virginia Raggi.

(Unioneonline/L)
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