"Come promesso, pubblico i documenti che dimostrano l'assunzione nell'azienda di mio padre e le relative buste paga per il periodo di lavoro".

Così Luigi Di Maio risponde alle supposizioni di chi ha adombrato il sospetto che anche lui fosse stato assunto in nero nell'Ardima costruzioni, azienda del papà Antonio.

Un contratto a tempo determinato, dal 27 febbraio al 27 maggio 2008, quando l'attuale vicepremier aveva 22 anni. La qualifica è quella di operaio, la mansione di manovale.

Di Maio ha pubblicato tutte e quattro le buste paga: a febbraio appena 164 euro, ma è stato assunto il 27; a marzo 981, ad aprile 1237 e a maggio 1183 euro. La differenza tra gli stipendi di mese in mese è dovuto al fatto che la paga era oraria.

Il vicepremier ribatte così a chi lo accusava di aver lavorato in nero, e precisa che pubblicherà a breve il resto della documentazione richiesta: "Non appena sarà reperibile".

"Su di me menzogne", lamenta il capo politico M5S, che smentisce anche le accuse del Corriere, secondo cui lui era già socio nel 2013 quando un operaio, Domenico Sposito, ha intentato causa all'azienda. "La mia quota di partecipazione nella società Ardima è stata sempre regolarmente dichiarata a partire dal 2014, a dimostrazione ulteriore che i fatti denunciati non riguardano il periodo in cui ero socio dell'azienda", scrive, e pubblica tutte le sue dichiarazioni patrimoniali e di reddito da quando è parlamentare.

(Unioneonline/L)
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