Un batterio killer in Veneto avrebbe ucciso sei persone che negli ultimi anni sono state operate al cuore.

È quanto riporta il Corriere della Sera, che spiega come l'allarme sia scattato il 2 novembre, dopo la morte di Paolo Demo, anestesista di 66 anni.

L'uomo aveva subito due anni prima un intervento a cuore aperto di sostituzione della valvola cardiaca all'ospedale San Bortolo di Vicenza. Durante quell'operazione ha contratto il Mycrobacterium Chimaera, il batterio killer che si era annidato nel macchinario per il riscaldamento del sangue.

E quello che inizialmente pareva un allarme isolato, tanto isolato non è. Perché oggi emerge come almeno altre cinque persone - tutte operate al cuore in Veneto e con la stessa strumentazione - sono morte negli ultimi mesi.

Altri tre episodi sarebbero avvenuti a Vicenza, uno a Padova e uno a Treviso. Il batterio ha tempi di incubazione che vanno da uno a cinque anni, e i sintomi con cui si manifesta sono febbre e sudorazioni notturne. Nel 50% dei casi chi lo contrae muore.

A finire sotto accusa è il macchinario per la circolazione extracorporea utilizzato in diverse sale operatorie, in Veneto e in tanti altri Paesi, e in cui si anniderebbe il batterio killer.

Anche negli Stati Uniti si registrano casi analoghi. Quanto ai casi veneti, uno degli elementi da chiarire è quello che riguarda la correttezza dell'utilizzo dei macchinari da parte del personale medico.

(Unioneonline/L)
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