Il giudice per l'udienza preliminare del tribunale di Bari Rosa Anna Depalo ha rinviato a giudizio Silvio Berlusconi per il reato di induzione a rendere falsi dichiarazioni in atti giudiziari sulla vicenda escort.

Secondo l'accusa, sostenuta dai pm Pasquale Drago e Eugenia Pontassuglia, il leader di Forza Italia, che all'epoca dei fatti era presidente del Consiglo, avrebbe fornito all'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini avvocati, un lavoro e centinaia di migliaia di euro in denaro perché mentisse ai pubblici ministeri baresi che indagavano sulle escort portate nelle residenze estive dell'ex premier fra il 2008 e il 2009 e sul suo interesse in Finmeccanica.

A fare da tramite sarebbe stato l'ex direttore de "L'Avanti" Valter Lavitola, per il quale il gup ha dichiarato l'incompetenza territoriale del Tribunale di Bari e ha inviato gli atti a Napoli.

Nel procedimento contro Berlusconi, difeso dagli avvocati Niccolò Ghedini e Francesco Paolo Sisto, si è anche costituita parte civile la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha rilevato il danno d'immagine causato dalle condotte di Berlusconi.

Il processo inizierà il 4 febbraio prossimo.

(Unioneonline/F)
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