Il giudice del lavoro di Milano ha confermato il licenziamento di Marica Ricutti, la mamma separata con due figli, di cui uno disabile al 100%, allontanata dal negozio Ikea di Corsico per il mancato rispetto dei turni di lavoro.

La donna aveva richiesto il reintegro ritenendo il licenziamento "discriminatorio".

Il giudice, invece, ha confermato la decisione dell'azienda svedese, sottolineando che "i fatti disciplinarmente rilevati contestati dal datore di lavoro sono pienamente confermati" e rifacendosi integralmente alla precedente ordinanza con cui un altro suo collega aveva respinto la richiesta di reintegro della donna, scrivendo che i suoi comportamenti erano stati "di gravità tali da ledere il rapporto fiduciario tra datore di lavoro e lavoratore".

I sindacati e molti colleghi della donna si erano schierati a favore dell'ex collega organizzando diversi presidi.

La 39enne lavorava per la società da quasi vent'anni e più volte aveva chiesto all'azienda una maggiore flessibilità negli orari per poter gestire al meglio i suoi impegni familiari.

Non avendo ottenuto una risposta, la donna aveva deciso di autodeterminarsi i turni. Di fronte a quella posizione, Ikea aveva deciso per il licenziamento in tronco.

(Unioneonline/s.a.)
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