Nel corso dell'emergenza virus hanno confeazionato 18mila mascherine, che poi sono state consegnate a cittadini, istituzioni, farmacie, medici di famiglia, pediatri, comuni, associazioni, anziani, ospedali, scuole e ovunque ce ne fosse bisogno.

Questa mattina il Comune di Sant'Antioco e l'Opi (Ordine delle professioni infermieristiche Carbonia Iglesias) hanno celebrato il loro impegno a favore del prossimo, con una piccola cerimonia in municipio.

Stiamo parlando delle 34 sarte "Mani d'oro", protagoniste di un "lavoro instancabile di confezionamento svoltosi particolarmente nei mesi del lockdown, coordinato direttamente dall'Ordine delle Professioni Infermieristiche Carbonia Iglesias, che si è occupato della fase progettuale e della consegna gratuita in tutto il territorio del Sulcis Iglesiente, e non solo".

Nell'occasione, il presidente Opi Graziano Lebiu, accompagnato da una delegazione delle 34 sarte, ha consegnato al sindaco Ignazio Locci un quadro celebrativo dell'impresa, raffigurante i volti delle donne antiochensi accanto ad alcuni esemplari delle mascherine realizzate.

"Siamo felici di ricevere questo quadro - ha detto Locci - che ricorda un gesto che simboleggia il valore di comunità di Sant'Antioco e rende onore all'Opi e alle donne che nei mesi scorsi, chine sulla macchina da cucire, hanno confezionato decine di migliaia di mascherine. Un esempio per tutti".

(Unioneonline/l.f.)
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