Sembra regnare il caos nella modalità di consegna delle buste per la raccolta differeziata in tempi di Coronavirus: in appena 4 giorni tra avvisi non rispettati e ripensamenti vari sono cambiate ben 4 volte le comunicazioni sulle modalità di consegna con relativi problemi di comprensione e (nervosismo) da parte degli uenti.

Qualche giorno fa una comunicazione del sindaco le annunciava in distribuzione a domicilio da parte della protezione civile; avant'ieri, senza far riferimento all'annuncio precedente, un avviso cartaceo del Comune le voleva in distribuzione al monte granatico di piazza Matteotti da parte della Teknoservice (l'azienda che gestisce la raccolta differenziata) per oggi e il mercoledì successivo; nello stesso pomeriggio sul sito comunale si annunciavano problemi tecnici da parte dell'azienda e la fornitura prevista è saltata.

Chiamato a commentare il sindaco Massimo Ventura cambia ancora annunciando che le buste per la raccolta differenziata verranno distribuite, da lunedì, all'interno dell'ecocentro comunale (che dallo stesso lunedì riaprirà per 20 ore settimanali) previo appuntamento e con severi controlli per la sicurezza. "In buona fede e per evitare rischi connessi al Coronvirus avevo pensato alla protezione civile - spiega il sindaco - ma la consegna da parte loro violava il contratto d'appalto con la Teknoservice che, a sua volta, per consegnare le buste a domicilio chiedeva un sovrapprezzo. Si è deciso allora di farle conferire a loro durante il mercatino settimanale ma, in extremis, un problema tecnico ha impedito la consegna odierna. Da lunedì dunque, si cambia".

Un caos comunicativo e gestionale per il quale la minoranza consiliare non fa sconti parlando di "gestione dell'emergenza Coronavirus affrontata con leggerezza e scarsa capacità progettuale da parte del sindaco e della sua giunta praticamente inesistente". In una nota il gruppo unico "Insieme per Domusnovas" accusa il primo cittadino "di non aver speso una parola per le attività commerciali in grossa crisi, nè per le fasce deboli della popolazione o per i cittadini in generale". Il gruppo attacca anche sull'abitudine del sindaco di aggiornare su facebook i dati regionali relativi al Coronavirus: "Pur non essendo un modo di comunicazione ufficiale i social andrebbero visti come strumento per informare e sostenere la propria cittadinanza, non per fare un banale copia e incolla dei dati forniti dalla protezione civile".
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