Nello sfascio dei servizi sanitari - e anche nel Sulcis Iglesiente lo sanno bene - capita che a fare notizia sia ciò che dovrebbe essere la norma. Ovvero: quelle esperienze che raccontano di dedizione da parte di medici e infermieri, attenzione verso gli ammalati e approccio umano capaci di fare dimenticare (quasi) anche la disorganizzazione, i ridimensionamenti e le carenze di organico e strutturali.

In quei casi sono gli stessi pazienti a farsi avanti chiedendo di poter raccontare. Come Daniele Frongia - battagliero 44enne affetto da sclerosi multipla - il quale ha appena effettuato un trattamento farmacologico in day hospital nell'ambulatorio di Medicina del Cto, ospedale di Iglesias.

"Ho dovuto fare un ciclo di flebo di cortisone, come prescritto dalla neurologa che mi segue al Centro sclerosi multipla del Binaghi di Cagliari - racconta Daniele - per evitare di viaggiare ogni giorno verso il capoluogo o a Carbonia, mi è stato consigliato di rivolgermi all'ambulatorio del reparto Medicina della mia città e così ho fatto, trovando grandissima disponibilità da parte di tutti: a cominciare dal primario, che si è messo in contatto con la mia neurologa".

Daniele, appena ultimata la terapia, si sente contento e carico di energie: "Ho piacere di far sapere che, nonostante la situazione critica della sanità, soprattutto a Iglesias, ci sono ancora cose che funzionano, grazie alla dedizione di medici e infermieri. Sono rimasto piacevolmente sorpreso, visto come è ridotta la nostra sanità: questa volta ho vissuto un'esperienza che ciascun ammalato dovrebbe poter vivere".
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