I soldi non bastano per completare le bonifiche e lo stabile comunale, nel centro di Iglesias, mantiene il suo tetto in eternit.

Una presenza da brivido, soprattutto per la famiglia che ha l'abitazione confinante con l'immobile, in passato sede della Polizia municipale. Monica Medda e Ubaldo Guidotti, che abitano con il loro figlio al civico 37 di via Cattaneo, lottano da anni per far sì che il Comune provveda a rimuovere il pericolo.

"Non sappiamo più a chi rivolgerci e cosa fare - dice Monica, ormai esasperata - temiamo per la nostra salute perché sono ben noti gli effetti dannosi delle polveri di amianto. Non capiamo perché le amministrazioni che si sono succedute finora abbiano ignorato il problema".

Monica e Ubaldo, pur con una buona dose di scetticismo, avevano tirato un sospiro di sollievo quando hanno visto la ditta all'opera per rimuovere le copeture in eternit. Poi i lavori sono stati fermati e l'amianto è rimasto proprio nell'edificio più vicino: quello ben visibile dalla loro terrazza.

Il sindaco, Mauro Usai, fa sapere che i soldi (un finanziamento della Provincia pari a 40 mila euro) non sono sufficienti a completare la bonifica.

Anche perché la Soprintendenza ha imposto che - una volta rimosso l'eternit - venga posizionata una nuova copertura. "Per farlo servirebbero circa 90 mila euro: ora non li abbiamo, ma faremo di tutto per recuperare la somma necessaria".
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