Hanno individuato il "bersaglio" e atteso la chiusura. Poi sono entrati in azione: con una bomboletta spray di colore nero hanno oscurato la visuale alle telecamere, quindi con un semplice trapano e un piede di porco hanno aperto la cassaforte, portandosi via l'incasso.

È la dinamica di un furto avvenuto lo scorso fine settimana al distributore Eni di via Lungomare Silvio Olla a Sant'Antioco.

Diecimila euro il bottino per i ladri, riusciti a spalancare senza fatica la colonnina blindata della cassa utilizzata dai clienti per il rifornimento automatico.

A raccontare come è andata è il titolare della stazione di servizio, Alessio Mercenaro, che, dopo aver presentato denuncia alla Polizia, ha contattato L'Unione Sarda.it con l'intento di mettere in guardia gli altri gestori degli impianti sardi.

"Ho chiuso la stazione sabato a mezzogiorno e mezza e stamattina, alla riapertura dopo il weekend ho trovato la spiacevole sorpresa", spiega Mercenaro. Che aggiunge: "È il secondo furto con la stessa modalità avvenuto in Sardegna nel giro di un mese. Dunque è giusto che chi fa questo mestiere sia informato e resti in guardia".

"Ad entrare in azione - prosegue il titolare dell'impianto di Sant'Antioco - sono stati sicuramente dei professionisti che sanno il fatto loro. Bastano un trapano e un piede di porco e i bancomat si aprono in dieci minuti. Il problema è che l'80 per cento delle casse automatiche di ogni stazione di benzina, indipendentemente dall'azienda, sono fatte in maniera simile. Quindi invito i miei colleghi a stare attenti e a prendere le opportune contromisure".

(Unioneonline/l.f.)
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