La Lega nazionale per la difesa del cane interviene a proposito della triste storia di Matisse, il gatto ucciso da una persona senza cuore, che al momento non è stata ancora individuata, nel quartiere di Is Meis a Carbonia.

I proprietari, Stefano Masili e sua moglie Ornella Vacca, hanno sporto denuncia contro ignoti e ora anche la Lega per la difesa del cane (Lndc) farà lo stesso.

"Non oso immaginare il dolore e la paura che può aver provato il povero Matisse alle prese con un demonio del genere", commenta Piera Rosati, Presidente Lndc. "Chi si accanisce con questa brutalità contro una creatura indifesa non può essere chiamato essere umano né bestia, ma è soltanto un concentrato di malvagità che non ha alcun rispetto per la vita di nessuno. Siamo a disposizione della famiglia di Matisse per assisterli in questa drammatica vicenda e ovviamente ci uniremo alla denuncia già presentata per poter avere voce in capitolo e seguire da vicino il caso".

Piera Rosati auspica che il colpevole di tanta brutalità venga rintracciato: "Confido nella serietà delle forze dell’ordine affinché svolgano tutte le indagini necessarie per riuscire a identificare questo criminale, ricordando che un soggetto del genere rappresenta un pericolo non solo per gli animali – che già è gravissimo – ma anche per tutta la società. Per questo motivo auspico anche che ci sia qualcuno che possa dare informazioni utili alle indagini, in nome della legalità e del buon senso".

Anche dalla sezione locale della Lndc arriva una dura condanna per l’accaduto: "Siamo vicini alla famiglia Masili – dice il presidente Patrizia Sitzia – e siamo pronti a offrire tutto il nostro sostegno e il supporto legale".
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