L'acqua perennemente torbida, nonostante il cambio della sorgente di approvvigionamento, e innumerevoli trattamenti con il cloro avevano praticamente messo al tappeto il piccolo Comune di Musei, costretto all'uso delle autobotti e a grossi disagi per oltre 6 mesi a cavallo tra 2016 e 2017.

L'intero paese protestava e tanti utenti avevano piantato la tenda in municipio o si erano rivolti alla associazioni dei consumatori in cerca di tutela per un problema che sembrava irrisolvibile.

Quei problemi, dalla primavera di due anni fa, sono un lontano ricordo grazie all'installazione da parte di Abbanoa di un nuovo potabilizzatore sistemato al'ingresso del paese a due passi dal serbatoio pensile di via Domusnovas.

Dotato di tecnologia avveniristica, completamente automatizzato, il dispositivo, costato 200mila euro alle casse del gestore idrico regionale, ha cancellato definitivamente ogni problema idrico.

Anche le ordinanze di divieto di consumo dell'acqua alle quali il sindaco era continuamente costretto sono un lontano ricordo dei primi mesi del 2017.

"Le ultime analisi eseguite la settimana scorsa - recita una nota del gestore idrico regionale che intende celebrare i due anni trascorsi a Musei senza alcun problema - confermano, a tutt'oggi, il drastico abbattimento di tutti i parametri chimici e la totale assenza di elementi microbiologici".

Soddisfatto anche il sindaco Antonello Cocco: "Da due anni possiamo aprire i rubinetti in assoluta tranquillità e non è poco vista l'odissea vissuta tra 2016 e 2017. Anche quando piove tanto i parametri sono sempre nella norma mentre prima dopo le precipitazioni era scontato attendersi la torbidità e il ricorso alle autobotti".
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