Partono ancora bordate da parte dei sindacati all'indirizzo dell'Associazione Italiana Assistenza Spastici dopo che l'azienda ha erogato due mensilità incomplete ai propri lavoratori.

Il 30 gennaio Aias ha pagato il 70 per cento della mensilità arretrata riferita a novembre 2018, mentre proprio stamattina i dipendenti hanno ricevuto una parte dello stipendio di dicembre 2018 e i consulenti gli emolumenti di agosto 2017.

La sede dell'Aias di Cagliari (foto Simone Farris)
La sede dell'Aias di Cagliari (foto Simone Farris)
La sede dell'Aias di Cagliari (foto Simone Farris)

Il sindacato Usb si rivolge nuovamente al Prefetto chiedendo un incontro urgente per denunciare il mancato, a suo giudizio, rispetto dell'accordo sancito proprio in Prefettura nel dicembre scorso che aveva lo scopo di far proseguire l'attività all'azienda dei fratelli Randazzo almeno fino al termine di giugno.

Secondo il coordinatore Salvatore Drago, infatti, "la mensilità di novembre 2018 doveva già esser stata pagata, insieme ad altre due (quelle regolarmente erogate) subito a seguito dell'incontro in prefettura e invece è stata liquidata, in parte, solo il 30 gennaio".

Per l'Usb dunque "i patti non vengono rispettati e ad andarci di mezzo sono sempre i lavoratori che continuano a prestare quotidianamente la loro preziosa opera in condizioni ormai grottesche".

L'azienda, tramite una nota dell'ufficio stampa, fa sapere che "Aias sta facendo tutti i passi necessari per rispettare gli accordi siglati davanti al Prefetto" ma denota che, con riferimento al sistema sanitario regionale, "sono altri a non volere scientemente rispettare date e tempi di pagamento delle competenze".

Nella nota l'Aias assesta anche un siluro ai sindacati contestatori: "Sono fuori dalla concertazione e dalla contrattazione del documento firmato in Prefettura, li invitiamo dunque a non fare campagna elettorale sulla pelle dei lavoratori e a non usare l'Aias come santino elettorale del proprio sindacato".
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