Il Comune non ha ancora provveduto a rimuovere il grosso albero di pioppo abbattuto dal maestrale vicino alla ex cartiera san Giovanni poco prima di fine anno.

Sulla grossa pianta, cresciuta negli anni su una sponda del rio san Giovanni e vicinissima al complesso dell'omonima ex cartiera san Giovanni, sede di molteplici attività, gli operai comunali hanno provveduto ad una potatura dei rami che invadevano la vicina strada che conduce alla grotta di san Giovanni ma l'intervento si è limitato giusto a quello.

E, praticamente nello stesso punto, un altro pioppo già fortemente piegato dal vento sembra destinato a fare la stessa fine.

"Il pericolo - evidenzia Alessandro Lampis del Consorzio Natura Viva Sardegna che ha sede nel complesso della vicinissima ex cartiera - è che il fiume, sul cui alveo è già ricresciuta parecchia vegetazione, anche a causa del tronco possa straripare per le intense piogge di questi giorni andando ad allagare non solo la strada ma anche parte del retro del complesso della ex cartiera".

Il sindaco Massimo Ventura intende attendere la fine delle piogge che stanno interessando l'iglesiente: "Per sicurezza - spiega - andrebbe tagliato e smaltito anche l'altro pioppo che è pericolante ma stiamo aspettando che il clima ci assista: occorrono dei mezzi pesanti e l'intervento non risulta semplice per via della zona impervia. Sono sicuro però - aggiunge ironicamente - che se si fosse trattato di legna utilizzabile per i caminetti non ci sarebbe stato bisogno dell'intervento del Comune, sarebbe sparita in poco tempo".

Intanto per la pulizia dell'intero alveo del fiume l'assessore alla Forestazione Alessio Stera ha richiesto un finanziamento all'assessorato regionale all'Ambiente.
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