Non accennano ad arrestarsi le iniziative di contrasto all'attività della Rwm Italia da parte degli antimilitaristi sardi. Alcuni sodalizi isolani (Sardegna Pulita, Comitato Riconversione Rwm) prenderanno parte lunedì 28 gennaio, nella Sala del Carroccio al Campidoglio di Roma, all'evento "Basta armi italiane per la guerra in Yemen".

Scopo del partecipatissimo incontro (presenti tra le tante Rete Disarmo, Movimento Focolari, Arci, Amnesty International) spiega Arnaldo Scarpa, portavoce Comitato Riconversione Rwm "è quello di contrastare il coinvolgimento italiano nella guerra in Yemen sollecitando una presa di posizione del Consiglio Comunale della Capitale sull'esempio di quanto già recentemente fatto da Assisi, Bologna, Cagliari ed Iglesias (quest'ultimo nel luglio 2017 seppur con tante polemiche per le mancate azioni conseguenti)".

Il Comitato Riconversione sarà presente invece oggi, al museo Nivola di Orani all'evento "Stelle e Conflitti" nel quale, alla presenza di economisti, imprenditori e politici, si parlerà di sviluppo sostenibile ed economia post monetaria, in occasione della presentazione del progetto dell'artista Sara Revoltella con le tessitrici di Nule.

Intanto oggi, a Cagliari, Italia Nostra Sardegna e gli altri sodalizi promotori del ricorso al Tar contro il Comune di Iglesias e la Rwm hanno illustrato le ragioni del ricorso contro gli ampliamenti dell'azienda bellica.

L'incontro di oggi a Cagliari (foto Simone Farris)
L'incontro di oggi a Cagliari (foto Simone Farris)
L'incontro di oggi a Cagliari (foto Simone Farris)

Tra i "vizi procedurali", individuati, a loro avviso, dagli avvocati Andrea e Paolo Pubusa che patrocinano il ricorso, ci sono "il mancato assoggettamento del progetto per i nuovi impianti alla 'Via' dell'assessorato regionale all'ambiente e lo spezzettamento dei vari ampliamenti voluto dall'azienda con lo scopo di bypassare le rigide verifiche della Regione".

Nel corso dell'incontro non è mancata anche un'approfondita riflessione sulla presunta violazione delle normative internazionali legate alle esportazioni belliche, sulle implicazioni etiche del traffico di armamenti e sul grave danno di immagine arrecato alla Sardegna.
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