No alla dialisi per protestare contro la decisione dell'Assl di lasciare "isolato" il reparto di Iglesias.

I nefropatici seguiti nel servizio che ha sede all'ospedale Santa Barbara lo avevano anticipato qualche giorno fa, tramite Annibale Zucca, segretario regionale dell'Aned, associazione emodializzati e trapiantati, e sono pronti a mettere in atto la protesta.

"Mercoledì mattina i pazienti del primo turno rifiuteranno il trattamento", conferma Zucca.

Una scelta forte, considerata l'importanza del trattamento: i macchinari, cui vengono attaccati gli ammalati per diverse ore, sostituiscono la vitale funzione dei reni, quando essi non funzionano a causa della patologia. Ciò fa capire che la ragione per la quale i pazienti sono pronti a rinunciare alla dialisi è davvero molto importante.

La decisione è nata a seguito della conferma (da parte della direzione dell'Assl di Carbonia) che il servizio ospitato al Santa Barbara, non troverà spazio nel presidio di via Cattaneo neppure dopo il trasferimento della Rianimazione: Dialisi è destinata a rimanere isolata nell'ospedale di via San Leonardo e questo, per molti, porterà alla chiusura.

"La mancanza di Rianimazione, unita all'assenza persino del cardiologo, impedirebbe ai nefrologi di trattare in sicurezza i pazienti acuti - dice Zucca - il servizio diventerebbe un semplice ambulatorio". Lo conferma anche Giorgio Madeddu, medico di base e responsabile dell'associazione Amici della Vita. "Isolare la Dialisi significa rendere meno sicuro il paziente. Appoggiamo in pieno la protesta dell'Aned".
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