Gli esami urgenti, a Iglesias, sono vietati.

E se il medico di famiglia ha fatto al paziente una ricetta con la dicitura "urgente", può capitare di avere una prenotazione che rispetti i tempi previsti (entro le 72 ore) soltanto oltre i confini del Sulcis Iglesiente. Così è capitato a Marco Forte, 32 anni, tecnico restauratore e guida turistica di Iglesias, il quale deve effettuare un'ecografia alla tiroide.

"Urgente", ha scritto il medico nell'impegnativa che il giovane ha presentato al Cup dell'ospedale Santa Barbara.

"Quasi con imbarazzo mi hanno detto che non c'era la possibilità di fare l'esame nelle nostre strutture".

Il ragazzo, non avendo ricevuto altre indicazioni, si è rivolto di sua iniziativa a un centro convenzionato cittadino, ma neppure lì avevano spazio. A quel punto, non volendo ignorare l'indicazione del suo medico che aveva ritenuto di doverlo sottoporre all'accertamento urgente, Marco ha chiamato il Cup regionale.

"Ho avuto conferma che in zona non c'era alcuna possibilità di fare l'ecografia urgente. L'unica struttura disponibile era a Mandas. Così, poiché già conoscevo uno studio convenzionato di Cagliari, ho deciso di fare l'ultimo tentativo: lì ho avuto una risposta positiva. Ma sono arrabbiato per quanto accaduto".

Dalla Assl confermano che le strutture di Iglesias non stanno effettuando prestazioni in urgenza: "Ma si tratta di uno stop temporaneo, in attesa di una riorganizzazione - chiariscono attraverso l'ufficio stampa -. Probabilmente c'è stato un problema di comunicazione al Cup dove hanno sempre il dovere di indirizzare il paziente alla prima struttura disponibile, anche convenzionata".

Cinzia Simbula
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