Un tubo sottomarino che collega il Parco dell'Asinara al Comune di Stintino per risolvere l'approvvigionamento idrico dell'isola.

E' la proposta della commissione Asinara convocata da Claudio Piras, alla presenza dell'assessore Daniele Amato e dei dirigenti del settore Massimo Ledda e Franco Satta. Un sistema idrico colabrodo quello del parco nazionale che fa acqua da tutte le parti, un complesso di serbatoi, pozzi e sorgenti, per la maggior parte di origine antica. La gestione dell'idrico resta ancora in mano al Comune di Porto Torres che ha affidato alla Multiservizi la manutenzione ordinaria degli impianti fino al prossimo ottobre in attesa che Abbanoa prenda incarico formale del servizio. La società in house ha sempre segnalato alle amministrazioni precedenti le criticità del sistema idrico, sottolineando la necessità di interventi di manutenzione straordinaria e non solo ordinaria.

"Il tubo sottomarino che collega la terra ferma all'Asinara, ossia Punta Negra (Stintino) a Fornelli, potrebbe essere una soluzione. - osserva il presidente Piras - una proposta condivisa dall'intera commissione". Un progetto previsto dal Piano regolatore generale delle acque della Sardegna del 1980 aggiornato nel 2006, che prevede un aggancio con una condotta che dovrà essere dimensionata per la portata di 11 litri di acqua al secondo. L'assessore Amato a seguito di sopralluogo sull'isola con la Multiservizi ha individuato una serie di criticità. La distribuzione della risorsa idrica a Cala Reale e a Cala d'Oliva viene effettuata per pompaggio verso serbatoi d'accumulo.

"Allo stato attuale - spiega l'esponente della giunta Mulas - è evidente il cattivo stato di conservazione della rete che risulta oggetto di frequenti perdite e malfunzionamenti".
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