"C'è l'intenzione da parte di questa amministrazione, nell'immediatezza, di portare a compimento lo screening di test rapidi per quelle porzioni di comunità più deboli, come i giovani studenti, per rendere gli ambienti scolastici più sicuri e rasserenare le loro famiglie". È la risposta del sindaco Massimo Mulas all'interrogazione consiliare presentata del consigliere leghista Ivan Cermelli, intervenuto sulla necessità di procedere con il monitoraggio dei contagi sui giovani, in particolare sugli studenti delle classi quinte degli istituti superiori, appena rientrati a scuola per riprendere l'attività didattica in presenza.

L'esponente aveva sollecitato l'amministrazione a non dimenticare tale categoria di soggetti a rischio che entravano in contatto con docenti e personale Ata, con il pericolo di diffusione del virus. Un percorso meritorio, la campagna di screening gratuita, avviata dall'amministrazione comunale in accordo con i medici di base. "Una scelta sposata dall'intero consiglio comunale e recepita dalla comunità in maniera positiva - aggiunge il sindaco - una campagna di screening per cui noi ci siamo sostituiti all'Ats, mettendo a disposizione una dotazione economica importante per portare a casa i risultati ottenuti. Ma ci guardammo bene dall'entrare nel merito della individuazione dei soggetti a rischio, una scelta delegata ai medici di famiglia, i quali hanno dato priorità, in base alle risorse economiche disponibili, alle persone più sensibili". Servono, quindi, altri denari per coprire una fascia più ampia di popolazione. "Per questo cercheremo ulteriori fondi - assicura il primo cittadino - da mettere a disposizione per effettuare i test antigenici anche sugli studenti".
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