Scritte e simboli che imbrattano la Torre Aragonese, sito storico unico per bellezza e maestosità, simbolo della città di Porto Torres, più volte presa di mira dai vandali.

Questa volta è toccato all'epigrafe settecentesca in marmo che documenta i restauri condotti sulla struttura che svetta dal porto per 16 metri, eretta nella prima metà del Trecento. L'ennesimo atto vandalico commesso ai danni del patrimonio culturale cittadino ad opera di ignoti, bande di ragazzini motivati dall'inciviltà, i quali spesso combattono la noia a colpi di violenza e prepotenza, scagliandosi contro opere di valore storico e contro qualsiasi cosa gli capiti sottomano.

Sull'epigrafe è infatti comparsa una scritta ingiuriosa, accompagnata dal simbolo della croce capovolta, un segno fatto con pennarello sulla iscrizione, posizionata ad una altezza abbastanza elevata che ha richiesto anche una certa abilità nell'arrampicarsi.

A scoprire l'ennesimo scempio l'epigrafista Giuseppe Piras, vicepresidente del Centro Studi a Porto Torres. "La cosa che amareggia ancora di più è che le attenzioni di queste persone sempre più spesso si rivolgono contro i simboli della storia della nostra città, - sottolinea - così dopo le scritte a pennarello sui marmi della basilica, i graffiti con la bomboletta spray sulla chiesa di Balai lontano e sul paramento murario della Torre aragonese, la frase ingiuriosa sulla facciata della chiesetta di Balai vicino, medesime attenzioni sono toccate all'epigrafe della Torre Aragonese".
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