Non solo distanze corrette in classe e organizzazione di spazi comuni, ma per combattere il coronavirus ai pediatri di famiglia servono gli strumenti e quei presidi necessari che dovranno essere supporto fondamentale per la ricerca della presenza del Covid-19 all'interno dell'infanzia e dell'adolescenza.

Nel giorno del Vax Day l'Italia, e quindi anche la Sardegna, inizia le vaccinazioni anti-Covid insieme agli altri paesi Ue, partendo proprio dai medici, le persone più esposte. "Una giornata tanto attesa anche dai pediatri", come dichiara Michela Sanna, pediatra di libera scelta e segretaria Fimp, Federazione italiana medici pediatri delle province di Sassari e Oristano. Favorevole alla campagna vaccinale di massa, una strada appena intrapresa e ancora lunga da percorrere, Sanna annuncia la piena disponibilità dei 33 medici pediatri aderenti alla Fimp a sottoporsi ai vaccini. "Ancora non ci è stato comunicato dove, quando e come ci vaccineranno e come potremo a nostra volta vaccinare - afferma - ma siamo consapevoli che le dosi di vaccino Pfizer-BioNTech vanno conservate ad una temperatura tra i meno 90 e meno 60 gradi centigradi. Questo significa che nessuno di noi nel proprio ambulatorio ha la disponibilità di un frigorifero con questo tipo di refrigerazione, quindi presumo che la vaccinazione verrà eseguita nelle strutture ospedaliere e negli ambulatori della Asl. Pertanto siamo in attesa di essere convocati per sottoporci alla vaccinazione facoltativa".

E sull'obbligatorietà nessuna forzatura. "Non giudico corretto dal punto di vista etico rendere i vaccini obbligatori - aggiunge la segretaria Fimp - ma sono sicura che quando ci sarà la possibilità di vaccinare i bambini, le mamme seguiranno i consigli che ciascun pediatra sarà in grado di dare ai genitori per il bene dei propri figli".
© Riproduzione riservata