Oltre all'emergenza Covid, è la prima grossa grana di cui ha dovuto occuparsi l'Amministrazione Comunale di Valledoria, appena insediata: una grossa frana (a picco sull mare) caduta per il maltempo nelle settimane scorse in via Magellano, località La Ciaccia, a due passi da numerose abitazioni.

La zona è stata messa in sicurezza e sono iniziati con procedura d'urgenza i lavori di ripristino, interrotti in questi giorni per il maltempo, ma che ricominceranno comunque lunedì prossimo.

L'intervento, 86mila euro in totale, prelevati dal bilancio comunale, prevede la ricostruzione della falesia mediante la stabilizzazione con terre rinforzate (geogriglie).

Alla fine dei lavori inoltre verrà effettuato l'inerbimento per rinatulizzare il sito.

"Per questa frana abbiamo richiesto il sostegno da parte della Protezione civile e inoltrato alla Regione lo stato di calamità naturale - spiega il sindaco di Valledoria Marco Muretti -. Quello che stiamo eseguendo sulla scarpata interessata è solo un provvedimento tampone. In realtà tutta la zona è a rischio erosione e per metterla in sicurezza occorre uno studio urgente e approfondito, con risorse ben superiori alla cifra che abbiamo attinto attualmente dal nostro bilancio, che comunque speriamo ci venga risarcita. Come Amministrazione ci stiamo attivando anche per un intervento complessivo nella zona interessata, oramai indifferibile".

Nei giorni scorsi un altro pericoloso episodio simile si è verificato a Castelsardo, proprio a ridosso di una strada e di numerose case. Il problema dell'erosione costiera quindi è comune a diversi paesi del territorio, ma è anche vero che specie nei decenni precedenti si è permessa l'urbanizzazione in zone geologicamente pericolose. La natura negli anni ha fatto il suo corso e le amministrazioni attuali si trovano a gestire situazioni pericolose di cui non hanno nessuna colpa, spesso senza avere risorse e strumenti per intervenire in maniera efficace e definitiva.
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