"Basta smart working è ora di rientrare negli uffici. In particolare in alcuni settori come i Servizi sociali". Il capogruppo del Psd'Az in consiglio comunale Bastianino Spanu sollecita la presenza degli impiegati comunali, specie per alcuni servizi rivolti alle persone fragili, anziani e disabili, non in grado di gestire la comunicazione con l'utilizzo dei dispositivi informatici.

Tutto scritto nella interpellanza sullo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità lavoro agile o smart working, protocollata dall'esponente sardista e indirizzata al sindaco Massimo Mulas. "Non siamo più nella fase di lockdown - sottolinea Spanu - e c'è bisogno di impiegati in presenza per rispondere alle esigenze dei cittadini".

La precedente giunta, nel marzo scorso, aveva deliberato l'approvazione del Regolamento sulla disciplina dello smart working, una scelta giustificata dalla fase di lockdown. Ma la chiusura prolungata degli uffici ha reso più difficile e l'accesso ad alcuni servizi da parte degli utenti. A questo si aggiunge che il Comune di Porto Torres è sotto organico in tutti i settori con conseguenze negative sull'attività amministrativa. "Il Regolamento sul lavoro agile, - prosegue Spanu - decorsi i sei mesi dall'entrata in vigore, prevede una verifica sulle modalità applicative con eventuali modifiche delle disposizioni".

Considerazioni che hanno spinto il capogruppo del Psd'Az a chiedere di conoscere tramite interpellanza, "l'elenco degli uffici chiusi, quelli aperti e quelli che hanno proseguito da remoto - scrive il consigliere - il numero dei dipendenti in smart working, a quali uffici appartengono e con quali mansioni operano da casa, oltre a quali impiegati sono esonerati dal lavoro e le motivazioni, quali strumenti sono stati forniti a chi lavora da remoto e quali misure adottate per il loro rientro in ufficio in sicurezza".
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