Nel sassarese ancora un caso di disorganizzazione sanitaria durante l'emergenza Coronavirus. Succede a Porto Torres.

Un agente di commercio, G.S di 49 anni, è a casa in isolamento da 22 giorni e non è mai stato sottoposto a tampone.

"Mi sono sentito male il 29 ottobre scorso.- spiega l'uomo -, febbre, mal di gola, dolore agli occhi e spossatezza. Ho inoltre perso totalmente il gusto e l'olfatto. Mi sono messo con responsabilità in quarantena e ho avvisato subito il mio medico, che mi ha applicato il protocollo Covid: eparina e cortisone. Contestualmente ha avvertito l'Usca di Sassari con un email. Da allora nessun operatore sanitario di questa struttura è venuto a casa per farmi il tampone. Ho provato inutilmente a mettermi in contatto con l'Usca e ho sollecitato diverse volte il mio medico ad adoperarsi presso tale struttura, ma il mio caso non si è sbloccato. Ieri, dopo 21 giorni, esasperato, con un foglio del medico curante, sono andato in macchina a Rizzeddu per effettuare un tampone, ma il mio nome non risultava da nessuna parte e sono stato rispedito indietro. Quindi - conclude - con oggi sono 22 giorni a casa, senza aver eseguito nessun tampone e senza che nessuno delle autorità sanitarie si sia occupato di me".

Resta ora da verificare se l'email e i solleciti del medico curante siano arrivati al mittente. Certo è che in questi giorni sia l'Usca che l'Igiene Pubblica sono sommersi da richieste di intervento e di tamponi. Il poco personale presente fa quello che può, anzi qualcuno si sobbarca una mole di lavoro davvero straordinaria. I casi di Covid stanno però aumentando e il sistema sanitario sassarese rischia di scoppiare. Stamattina all'ufficio Igiene Pubblica di Sassari c'erano ben 3.400 email da evadere per Covid. Il caso elencato dello sfortunato agente di commercio turritano è solo la punta di un iceberg.
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