Una mappatura dei cittadini più esposti da sottoporre ai test antigienici effettuati secondo la metodica drive-in. L'indicazione arriva dai medici di base autorizzati dall'Ats, i quali hanno individuato circa 300 pazienti che, secondo le condizioni di salute, avrebbero la priorità su altri cittadini nella prova dei tamponi rapidi.

L'attività di screening messa in campo dall'amministrazione comunale e dai medici di famiglia partirà nei prossimi giorni, dopo l'incontro di domani necessario a definire alcuni dettagli sulla procedura e l'area da utilizzare per garantire il flusso agevole della auto.

"Vogliamo capire se c'è la possibilità di ampliare la platea dei pazienti individuati dai medici curanti - afferma il sindaco Massimo Mulas - e cercheremo di avere delle risorse per incrementare il numero dei soggetti da sottoporre al test. Trecento persone sono sicure ma contiamo di portare quel numero ad almeno un migliaio di cittadini turritani".

La sperimentazione, con la metodologia drive-in, consente di testare un numero importante di persone e ricostruire la catena di trasmissione del virus, prevenendone la diffusione e proteggendo le fasce a rischio. Il luogo individuato da un laboratorio privato, già attivo con i test a pagamento, consentirà di avere le infrastrutture necessarie per svolgere i test in sicurezza: acqua, luce elettrica e servizio di raccolta rifiuti speciali.

Nei prossimi giorni un incontro con le associazioni di volontari servirà a mettere a punto una task force necessaria a garantire i servizi indispensabili a coloro che si trovano a casa in regime di quarantena. "Vogliamo andare incontro ai soggetti ai più deboli - aggiunge il primo cittadino - assicurando loro il recapito di medicinali e la spesa di alimenti".
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