In fila con l'auto a Porto Torres per l'esecuzione dei tamponi Covid-19 in modalità drive-in. La decisione di individuare un'area idonea dove poter allestire la postazione da adibirsi ai prelievi, da svolgersi alla maggior parte dei cittadini in condizioni di sicurezza, è stata presa dai medici di base in accordo con il sindaco Massimo Mulas. Un'iniziativa assunta a seguito dell'impennata dei contagi a Porto Torres, dove si registrano oltre 200 casi positivi di cui 30 pazienti ricoverati nel reparto Malattie infettive all'ospedale di Sassari.

Una delle eventuali postazioni potrebbe essere individuata nel piazzale della nuova stazione ferroviaria Funtana Vecchia, adiacente alla via Stintino, il sito in grado di accogliere il considerevole afflusso di utenti con veicolo al seguito.

A sollecitare l'iniziativa anche i Progressisti del coordinamento cittadino che, in polemica con la Regione, dopo un'attenta analisi mostrano la loro forte preoccupazione "in merito alle azioni messe in campo da coloro che sono deputati alla protezione della salute pubblica". Ritengono che Porto Torres, in termini di vittime, abbia già pagato un prezzo troppo alto durante la prima ondata. "Ci appelliamo, quindi, al nostro nuovo sindaco - sottolinea Giuseppe Marceddu, coordinatore cittadino dei Progressisti - affinché continui responsabilmente, così come ha già mostrato di fare in questi primi giorni di lavoro, a tenere alta l'attenzione sull'andamento dell'epidemia, monitorando costantemente la situazione e confrontandosi con quei medici di base che hanno avanzato l'idea della collocazione di una tensostruttura atta ad ospitare gli operatori per l'effettuazione dei tamponi per lo screening a tappeto della popolazione".
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