Colti sul fatto mentre pescavano di notte in piena zona di riserva integrale dell'area marina protetta.

Tre pescatori di frodo, "beccati" mentre a bordo di un gommone erano intenti a pescare nello specchio acqueo antistante il faro di Punta Scorno all'Asinara, sono stati denunciati all'Autorità giudiziaria.

Sulle loro tracce gli uomini della Guardia costiera di Porto Torres che, al comando di Gianluca Oliveti, hanno portato avanti e concluso un'operazione complessa.

I tre esperti pescatori originari di Cagliari adottavano un sistema ormai rodato e, sicuri di farla franca, anche la scorsa notte hanno tentato di portarsi a casa il pescato pregiato. Ma questa volta non avevano fatto i conti con i militari della Capitaneria, che a seguito di pattugliamenti a mare e appostamenti da terra li hanno pizzicati in flagrante in un'area a tutela integrale.

Accortisi di essere stati braccati, i tre hanno tentato di disfarsi delle attrezzature da pesca accendendo i motori al massimo per tentare la fuga. Tentativo vano perché i militari della Guardia Costiera sono riusciti a fermare due di loro mentre un terzo è riuscito a scappare.

Gli uomini della Capitaneria fanno sapere di aver già scoperto la sua identità e in queste ore stanno cercando di raggiungerlo.

I tre uomini dovranno rispondere, oltre che dei reati di pesca in zona vietata e non ottemperanza alle norme sulla sicurezza della navigazione, anche di inosservanza ad un ordine dell'Autorità per non esservi fermati all'alt dei militari.

Il loro gommone è stato sottoposto a sequestro per attività illegale. Dagli accertamenti effettuati, risulta che i pescatori non locali approfittando del clima favorevole, hanno raggiunto il Nord Sardegna per una proficua battuta di pesca nelle acque protette dell'Asinara, per poi fare rientro nel cagliaritano e smerciare il prezioso prodotto.
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