La Guardia di Finanza del Comando provinciale di Sassari e la Procura di Tempio Pausania hanno scoperto una maxi truffa nel settore dell'efficientamento energetico. "Green fraud" il nome dell'operazione che ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati di 26 persone.

Secondo quanto riferito dalle Fiamme gialle, il danno per lo Stato è pari a 9 milioni di euro, mentre i responsabili sono accusati a vario titolo di truffa aggravata, false fatturazioni, ricettazione, riciclaggio di proventi illeciti.

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Le indagini sono scattate dopo un accertamento fiscale a una ditta di Olbia. I militari avevano scoperto un'evasione fiscale da due milioni di euro, ma dai successivi controlli è emerso che la stessa azienda, attraverso la presentazione di documentazione relativa a progetti di risparmio energetico falsificata per dimostrare lavori di efficientamento mai eseguiti, ha ottenuto dal Gestore dei Servizi energetici il rilascio di titoli di efficienza (ben 176 quelli emessi in maniera fraudolenta) che poi venivano rivenduti con grande profitto ad altre società ignare di tutto.

In questo modo l'impresa olbiese avrebbe guadagnato illecitamente milioni di euro, poi ripartiti tra i complici della frode non solo in Sardegna, ma anche in Veneto e Calabria. Coinvolta la Lombardia, dove venivano individuati i condomini da far risultare come edifici oggetto dei lavori fantasma di efficientamento, in particolare a Milano.

Nei confronti di otto indagati il gip, su richiesta del pm, ha disposto il sequestro di beni per oltre 11 milioni di euro.

(Unioneonline/l.f.)
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