Sessantasette case di riposo e 3mila anziani sono stati visitati in meno di un mese dai team di specialisti ospedalieri della Aou di Sassari.

Le Unità integrate di assistenza territoriale (Uiat), costituite all'interno dell'Azienda ospedaliero universitaria, dal 13 aprile al 9 maggio hanno lavorato in sinergia con i medici militari e gli operatori di Ats Sardegna, inviando nelle case di riposo e nelle Rsa i propri specialisti per consulenze specialistiche, infettivologiche, internistiche e pneumologiche.

Le Uiat sono state suddivise per specialità, con team composti da professionisti dell'Area medica, guidati da Francesco Bandiera, direttore della Medicina interna del Santissima Annunziata; quindi dell'Area pneumologica, guidati da Pietro Pirina, direttore della Clinica pneumologica; dell'Area infettivologica, con il team guidato da Sergio Babudieri, direttore di Malattie infettive.

"La scelta delle Uiat, esperienza per certi versi unica nel contesto nazionale, ha consentito di ridurre il numero dei ricoveri nei reparti Covid positivi, garantendo un presidio specialistico nelle strutture, con adeguati standard di assistenza per l'assistenza degli ospiti nel loro contesto", spiega il commissario dell'Aou di Sassari, Giovanni Maria Soro.

Attraverso un lavoro congiunto con gli altri attori in campo, le Uiat sono intervenute tra Sassari, Ossi, Osilo, Torralba, Giave, Porto Torres, Sorso, Viddalba, Bono, Anela, per un totale di 67 strutture della provincia di Sassari.

Hanno visitato circa 3mila residenti e realizzato altrettanti tamponi. Su tutti gli ospiti presenti nelle case di riposo e Rsa è stata rilevata la temperatura corporea, la saturazione dell'ossigeno, la frequenza cardiaca e verificata l'eventuale perdita totale della capacità di percepire gli odori, parametri che sono poi stati costantemente monitorati dal personale che opere nelle singole strutture.

(Unioneonline/F)
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