Il primo comune sardo ad aprire le spiagge nella fase 2 dell'emergenza coronavirus è Badesi, nel Sassarese.

Nell'Isola le spiagge sono ancora blindate per via dell'ordinanza del presidente Christian Solinas, ma il primo cittadino di Badesi, Gian Mario Mamia, ha deciso di aprire gli otto chilometri di arenile di pertinenza comunale.

Non per stendersi al sole e prendere la tintarella, avvisa, il sindaco.

"Ho interpretato alla lettera l'ordinanza del presidente della Regione. A Badesi non abbiamo parchi dove svolgere dove svolgere l'attività motoria. Il nostro parco naturale è la spiaggia", spiega.

Si può passeggiare, correre, svolgere attività fisica, il tutto rispettando la distanza di sicurezza dalle altre persone. Vietato fare il bagno e prendere la tintarella. Polizia locale e barracelli vigileranno sul rispetto delle regole e non consentiranno assembramenti.

"Per quasi due mesi i miei concittadini hanno rispettato rigorosamente le regole, è giusto che possano prendere una boccata d'aria, si tratta di un accesso regolamentato", afferma il primo cittadino.

Il privilegio di poter correre e passeggiare sulla battigia è infatti riservato solo ai residenti, come spiegato chiaramente nell'ordinanza. "E' consentito ai residenti, domiciliati, o coloro che hanno dimora abituale nel territorio di Badesi l'accesso alle spiagge, compresa la battigia per svolgere individualmente attività motoria all'aria aperta, limitatamente a passeggiate, corse a piedi, mantenendo la distanza interpersonale di almeno due metri", si legge nel testo.

(Unioneonline/L)
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