Turismo azzerato e lockdown costringono anche i bar e i ristoranti di Porto Torres a consegnare simbolicamente le chiavi al sindaco Sean Wheeler. Sui cancelli del palazzo comunale è apparso un cartello con su scritto: "Io non posso riaprire. Risorgiamo Italia", un chiaro messaggio rivolto all'amministrazione comunale, che porta la firma di alcuni esercenti aderenti Ho.Re.Ca, l'associazione che riunisce gli imprenditori del Nord Sardegna, un connubio di forze importanti per superare il periodo di crisi dovuto all'emergenza coronavirus.

Sul cancello della sede degli uffici comunali, in piazza Umberto I, anche una mascherina con le chiavi e i nomi dei commercianti che hanno aderito alla protesta simbolica, un grido di aiuto per sostenere le imprese cittadine nel lavoro di ripartenza e prevenzione al Covid così da affrontare la stagione turistica con proposte affidabili.

Intanto giovedì si è svolta la prima riunione in videoconferenza su Skype tra commercianti e amministrazione comunale. Una ventina gli esercenti, soprattutto ristoratori, proprietari di bar, ma anche parrucchieri e titolari di rivendite di generi alimentari che hanno risposto all'appello dell'assessore alle Attività produttive, Marcello Zirulia, e dell'assessore al Turismo, Mara Rassu. "Tante attività faranno fatica a riaprire e si rischiano di perdere numerosi posti di lavoro - ha detto il vicesindaco, Zirulia - il Comune non possiede abbastanza liquidità da erogare alle centinaia di imprese che hanno sede a Porto Torres: su questo fronte un ruolo importante lo devono giocare il Governo e la Regione. L'amministrazione ragionerà sulle proposte che potrebbero favorire la ripresa della quotidianità, a partire dalla ridistribuzione degli spazi e dalle chiusure selettive e concordate di determinate vie".

Gli esercenti hanno chiesto di alleggerire il peso dei tributi sui rifiuti e sulle aree pubbliche, quali la Tari e della Tosap, in considerazione della grave crisi e della riduzione dei metri quadri dovuta alle misure di contenimento del Covid-19 che dovranno essere necessariamente applicate. Inoltre le richieste riguardano anche gli interventi sul decoro, a partire da quelli sulle fioriere del Corso Vittorio Emanuele, per proseguire con le disinfestazioni, le sanificazioni periodiche e l'installazione di ecobox per coprire i contenitori dei rifiuti, con l'obiettivo di offrire al cliente la percezione di camminare in una città sicura dal punto di vista sanitario.

Importante per i commercianti la pianificazione degli accessi alle spiagge, con i relativi controlli. "Andranno regolamentati l'attività di pulizia, il controllo delle distanze e l'ingresso - ha detto l'assessore Rassu - auspichiamo che ci sia una piena collaborazione per garantire la sicurezza e rendere più serena anche l'attività degli esercizi collegati direttamente alla balneazione, come bar e chioschi".
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