Non si arresta la gara di solidarietà in tempo di emergenza. La stilista turritana Antonella Fini e il presidente del Gruppo sportivo disabili del basket in carrozzina, Bruno Falchi, hanno donato le mascherine al corpo di Polizia Locale di Porto Torres per operare in sicurezza e proteggere gli agenti che nei giorni scorsi hanno operato nel territorio nell'attività di controllo sprovvisto di dotazioni apposite.

Circa 40 mascherine consegnate agli operatori in campo, una donazione utile in un periodo in cui è difficile reperire tali dispositivi.

A seguito della denuncia dei 13 agenti della Polizia Locale che lamentavano la carenza di dotazioni di sicurezza, anche l'amministrazione comunale ha consegnato alcune mascherine.

Nel frattempo continua l'attività di controllo della Polizia Locale, coordinata dal comandante Katia Onida, con la collaborazione del gruppo Cisom impegnati a verificare gli assembramenti all'interno dei supermercati ed esercizi commerciali e con i barracelli la cui competenza è quella di vigilare all'interno dei parchi cittadini al fine di riscontrare eventuali violazioni alla normativa e alle ordinanze sindacali in materia di contrasto alla diffusione del coronavirus.

Martedì pomeriggio un uomo di 63 anni è stato fermato in via Sassari e denunciato per violazione delle norme anti-contagio. L'uomo aveva dichiarato di essere arrivato da Sassari a Porto Torres per fare la spesa in un supermercato.

BALAI - Qualcuno si veste da "runner" e con la scusa di fare una corsa all'aria aperta gironzolando accoppiato lungo la pista ciclabile. Altri pur non avendone la necessità escono a fare una passeggiata. Un uomo di 80 anni è stato sorpreso davanti la spiaggia di Balai mentre si godeva il panorama.

L'anziano signore è stato denunciato dalla Polizia Locale dopo essere stato fermato nella piazzola dei Caduti della Corazzata. Era uscito di casa per prendersi il sole e osservare il mare piatto del golfo dell'Asinara, difficile resistere a quel paesaggio, una boccata d'aria in un pomeriggio apparentemente tranquillo in tempo di coronavirus, senza una valida giustificazione quando la maggior parte delle persone rispettano le regole anti-contagio e restano segregate in casa.
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