Telelavoro e smartworking anche per l'Ente Parco nazionale dell'Asinara. La commissaria Gabriela Scanu chiude la sede di via Ponte Romano e attiva la procedura che consente ai dipendenti di usufruire del lavoro agile deliberando, in accordo con la struttura, il piano per le ferie residue "forzate" nei confronti del direttore Vittorio Gazale.

Gli uffici resteranno chiusi fino al 3 aprile per consentire l'adozione di misure maggiormente idonee e adeguate a contrastare e contenere il diffondersi del virus per garantire e salvaguardare la salute del personale in servizio e dell'utenza. "Resta garantito il servizio tramite appuntamento preventivo telefonico o per mail, mentre il personale amministrativo ricorrerà al telelavoro seguendo un cronoprogramma tenuto dall'ufficio personale, con la richiesta tramite applicazione del software utilizzato dall'Ente e i lavoratori dovranno ottemperare agli obblighi di rispetto dell'orario di lavoro ordinario".

La delibera firmata dalla commissaria del Parco consente di stabilire una procedura di lavoro per un efficiente svolgimento delle prestazioni, attivando un calendario condiviso con i colleghi e con il responsabile, e utilizzando soluzioni cloud per agevolare l'accesso condiviso a dati, informazioni e documenti. Un sistema possibile in quanto l'Ente Parco dispone di tutti gli strumenti e i programmi informatici per poter far lavorare i dipendenti da casa, con la possibilità di redigere giornalmente un report delle attività svolte da ogni singolo dipendente.
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