Sarà la città di Sassari ad ospitare la grande assemblea nazionale del movimento Fridays For Future. L'appuntamento è fissato per il weekend del 14 e 15 marzo, e ad un anno esatto di distanza dalla prima movimentazione su scala globale per chiedere politiche di immediato contrasto alla crisi climatica in atto.

Non è il primo incontro di questo genere per i tanti gruppi italiani nati sulle orme di Greta Thunberg, e tuttavia si prospetta come diverso da tutti gli altri, e proprio a partire dalla "location" identificata.

Una scelta profondamente simbolica, perché proprio nell'Isola si sta decidendo il futuro della politica energetica nazionale, con un enorme piano di metanizzazione della regione che, se approvato, secondo il movimento, ritarderebbe di decenni la transizione energetica di cui abbiamo bisogno ora, nel giro di pochi anni, per salvaguardare il nostro futuro.

Manifestazione per il clima a Cagliari (archivio L'Unione Sarda)
Manifestazione per il clima a Cagliari (archivio L'Unione Sarda)
Manifestazione per il clima a Cagliari (archivio L'Unione Sarda)

Quello del 14-15 marzo si prospetta poi come un grande evento mediatico, che vedrà la partecipazione di attivisti da tutta Europa e nomi tra i più noti del panorama ecologista italiano e mondiale. Non solo: sarà l'occasione per i ragazzi di rispondere all'invito del ministro dell'Ambiente Costa, che solo pochi giorni fa ha invitato il movimento a prendere parte ai lavori della Cop26, di cui il governo italiano è co-organizzatore assieme al Regno Unito.

L'assemblea si svolgerà in collaborazione con l'Università degli Studi di Sassari e con l'aiuto di tutta la cittadinanza, che da settimane si sta mobilitando per aiutare i ragazzi. L'evento, inoltre, aprirà il mese di mobilitazione che porterà al quinto Sciopero Globale per il Clima del 24 aprile, e farà da prova generale per Towards, l'incontro globale degli strikers previsto per l'estate a Torino e che vedrà la partecipazione della stessa Greta Thunberg.

Manifestanti (archivio L'Unione Sarda)
Manifestanti (archivio L'Unione Sarda)
Manifestanti (archivio L'Unione Sarda)

''A settembre abbiamo portato oltre un milione di ragazzi in piazza solo nel nostro paese, e giusto qualche giorno fa siamo stati ricevuti alla Camera dei Deputati - dicono i ragazzi - ma ancora alle promesse dei politici non sono seguiti i fatti, e la scelta di portare il gas fossile in Sardegna è sintomatica della totale mancanza di coscienza della nostra classe dirigente''.

''Un anno fa nessuno si aspettava che i giovani sentissero così forte il richiamo alla difesa del loro futuro - aggiungono poi - ma contro tutte le aspettative siamo sempre di più, in sempre più città, macinando record su record nelle piazze, da ultimo quello del 27 settembre. Quest'assemblea sarà l'inizio della nuova strategia comunicativa del movimento, con la stessa determinazione".

(Unioneonline/v.l.)
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