Un diritto intoccabile quello all'istruzione. Così, nel mirino e nelle more dei bilanci del Comune di Porto Torres è finito lo scuolabus, un servizio negato a 13 studenti dell'agro, a cui l'amministrazione comunale provvede a garantire in luogo della sua soppressione, l'erogazione di un contributo economico alle famiglie residenti nelle estreme periferie a non meno di due chilometri dalla scuola più vicina, in zona non servita da mezzi pubblici.

Un indennizzo corrisposto ai 10 alunni della borgata di li Lioni e ai 3 studenti della frazione dell'Appiu.

L'argomento è diventato oggetto di una mozione presentata dal consigliere comunale Davide Tellini. "Considerato l'estremo disagio manifestato dalle famiglie interessate dalla mancata erogazione del servizio di scuolabus, attivato nel lontano 1975 ed erogato dalla amministrazione comunale alla intera comunità residente nelle campagne vicine per garantire il diritto all'istruzione e di mobilità agli alunni ivi residenti - si legge nel dispositivo - chiedo al consiglio di proporre al sindaco Sean Wheeler e alla sua giunta di attivare con la massima urgenza tutte le azioni politiche necessarie affinché sia nuovamente attivato il servizio di scuolabus nell'agro cittadino".

Tutto in considerazione di quanto dichiarato dall'assessore al bilancio Domenico Vargiu sulla disponibilità di 120mila euro in bilancio per l'anno 2019-2020 spalmati in nove mensilità, con circa 13mila euro al mese di risorse in grado di coprire il servizio. Una cifra, quella dei 120mila euro suddivisa tra trasporto e assistenza obbligatoria che secondo il sindaco, non coprirebbe le spese totali per due linee. Ma per il 2019 ci sarebbero in bilancio ulteriori 60mila euro, come precisato dall'assessore al bilancio Vargiu, e per il 2020 altri 86mila euro.
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