Era uno dei chioschi storici di Valledoria, segnalato su Google maps come "ortolano", situato nella strada provinciale 90 nei pressi del cimitero.

Bernardino Fresi, 73 anni, e la sua famiglia (molto nota in città) ci hanno lavorato e campato per 35 anni. Ora la doccia fredda: all'uomo nei giorni scorsi dal comune di Valledoria è stata notificata un'ordinanza di demolizione del chiosco, da eseguire entro 90 giorni.

La famiglia, seppur disperata, non si sta opponendo, ma nel frattempo divampano le polemiche e le accuse. "Quello che sta accadendo è a dir poco paradossale - esordisce Pier Paolo Fresi,46 anni, figlio di Bernardino e tra i gestori del chiosco -. Da mesi sono iniziati i controlli dell'amministrazione comunale, dopo 35 anni in cui non si erano mai registrati particolari problemi. Ora dicono che la piccola struttura sia abusiva, ma noi per tutto questo tempo abbiamo pagato i tributi locali di competenza sempre e puntualmente, senza che ci sia stata segnalata alcuna anomalia. A mio parere dietro a questa storia ci potrebbero essere delle questioni politiche che vorremo approfondire".

"Noi ad ogni modo - conclude Fresi - tuteleremo i nostri diritti nelle sedi competenti. Su questa vicenda deve essere fatta chiarezza".

La situazione del chiosco è stata denunciata su Instagram anche dalla giovane rapper Felisja Piana, in arte "Fishball", nipote di Bernardino Fresi, profilo da quasi due milioni di followers.

Nell'accorato video, già quasi 150 mila visualizzazioni, la giovane in lacrime, tra le altre cose afferma: "Mio nonno non meritava questo, si è sempre svegliato alle tre di notte per mandare avanti il suo lavoro e ora si ritrova senza. Anche io ho lavorato nel chiosco e mai ci è capitato di non emettere uno scontrino".

Il sindaco di Valledoria Paolo Spezziga, interpellato sulla vicenda dichiara " Non ne ero a conoscenza. Sicuramente è un atto gestionale degli Uffici, sul quale come parte politica non possiamo entrare. Ad ogni modo approfondirò l'argomento".
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