Quasi presa d'assalto da curiosi e visitatori, la nave scuola Palinuro della Marina Militare con a bordo i suoi 44 allievi marescialli è entrata in porto questa mattina. Nella banchina Segni resterà ormeggiata fino a lunedì 16 settembre.

La sosta a Porto Torres fa parte della sua 55esima campagna di istruzione che vede protagonisti gli allievi che, durante la permanenza a bordo, completeranno le conoscenze acquisite durante l'anno accademico a terra.

Due mesi circa di navigazione alle prese con un intenso programma di formazione nel settore marinaresco, della sicurezza e condotta della navigazione. Per molti di loro si tratta della prima esperienza d'imbarco in una nave varata nel 1934, dove tutto si fa a mano senza le moderne tecnologie che caratterizzano le nuove imbarcazioni.

La goletta Palinuro conserva il suo fascino, non solo perché si colloca tra le unità più antiche e storicamente legate alle tradizioni e alla cultura marinaresca nazionali, ma anche per il canone estetico riconosciuto che la Marina militare preserva tra le più preziose eccellenze.

Il comandante De Natale, secondo a sinistra (foto L'Unione Sarda - Pala)
Il comandante De Natale, secondo a sinistra (foto L'Unione Sarda - Pala)
Il comandante De Natale, secondo a sinistra (foto L'Unione Sarda - Pala)

A bordo il comandante Andrea De Natale, 43 anni e un anno di esperienza nel veliero Palinuro: ci è salito al comando il 24 settembre 2018 e ora si appresta a dare il cambio come previsto, dopo un anno di attività.

"In questa nave l'attività è molto intensa ma il percorso formativo che vede impegnati gli allievi 24 ore su 24 rappresenta un'occasione per cimentarsi con le scienze nautiche, apprendere le dinamiche della vita di bordo, i ritmi e le consuetudini marinaresche - sottolinea De Natale - e questa prima esperienza di imbarco rafforzerà il carattere dell'allievo, consolidandone il senso di responsabilità e stimolandone l'iniziativa nel superamento delle difficoltà tipiche della vita di mare, ma sarà anche un'opportunità unica per rafforzare lo spirito di corpo e il senso di appartenenza tipico dei professionisti del mare".
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