Sassari-Olbia incompiuta, i sindaci: "Protesteremo a Roma" VIDEO
Se Toninelli non nominerà il commissario straordinario entro l'estate, gli amministratori locali sono pronti a manifestare nella CapitaleSindaci, consigli comunali, sindacati, imprese non sono più disposti ad aspettare: o il governo nazionale nomina un commissario straordinario che sblocchi i cantieri della 4 corsie Sassari-Olbia, o il nord Sardegna si riverserà in massa a Roma, per protestare sotto le finestre di Palazzo Chigi.
Questa mattina la protesta al chilometro 28 dell'arteria in eterna costruzione.
Lì, nei cantieri "sotto naftalina" del lotto 2, bloccato da burocrazia e fallimenti, hanno manifestato gli amministratori dei nove comuni attraversati dalla strada (Ozieri, Ardara, Berchidda, Codrongianus, Florinas, Monti, Olbia, Oschiri e Ploaghe), le parti sociali, i rappresentanti delle ditte che hanno lavorato nei cantieri e che vantano crediti milionari nei confronti dell'Anas, i loro operai.
Tutti chiedono che il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, nomini un commissario che gestisca con strumenti straordinari l'iter degli appalti sulla 4 corsie in modo che l'opera incompiuta da troppo tempo possa essere ultimata in periodi brevi.
Alla manifestazione hanno partecipato i Consigli comunali di Ardara e Ozieri, convocati in via ufficiale.
"Il commissario governativo deve essere in capo alla Regione, e non all'Anas come aveva prospettato il ministro. Abbiamo ribadito la nostra richiesta più volte, ma ancora aspettiamo risposte e fatti concreti", ha detto il sindaco di Ozieri, Marco Murgia.
"Il commissario deve avere poteri straordinari in modo da poter agire in deroga e accelerare il più possibile le pratiche per lo sblocco dei cantieri e l'ultimazione dei lavori", ha ripetuto il sindaco di Ploaghe, Carlo Sotgiu.
La manifestazione si è chiusa con una promessa: se entro l'estate non sarà nominato il commissario per la 4 corsie, sindaci e sindacati porteranno il nord Sardegna a Roma davanti alle sedi del governo per ribadire l'urgenza di terminare una strada segnata da molti incidenti mortali.
(Unioneonline/F)