Indagini chiuse e accuse confermate nei confronti di Giovanni Sanna, 52enne di Macomer.

Secondo la Procura Distretturale Antimafia è coinvolto in tutte le fasi della pianificazione del rapimento, di Titti Pinna.

Il provvedimento gli è stato notificato qualche giorno fa nell'azienda agricola dove abita, alla periferia del paese.

Quando nel 2014 gli è stato recapitato l'avviso di garanzia, Sanna era in carcere a Bancali, in provincia di Sassari, per via di una rapina e non aveva risposto alle domande del magistrato..

Si va così definendo la seconda fase dell'inchiesta sul clamoroso sequestro dell'allevatore di Bonorva.

Coinvolta anche la sorella di Giovanni Sanna, Francesca, condannata a 12 anni di reclusione e morta prima di entrare in carcere.

E ancora gli allevatori Giovanni Maria Manca e Antonio Faedda di Giave.

Il primo dovrà scontare 28 anni di reclusione, il secondo 25.

Titti Pinna venne prelevato nella sua campagna, alla periferia di Bonorva, nel settembre del 2006, fino a scappare, dopo 8 mesi di prigionia, dall'azienda del sedilese Salvatore Atzas.

Quest'ultimo si trova in prigione e sta scontando una condanna di 30 anni.

(Unioneonline/M)
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