Auto elettriche, dove si ricaricano in Sardegna? Il mondo sta cambiando: l'allarme sulle condizioni climatiche del pianeta ormai è arrivato anche al settore automobilistico. Le case stanno mutando pelle, molte hanno fatto propria la svolta green e il matrimonio tra Fca e Psa, ad esempio, ha tra le sue ragioni anche la scelta di produrre auto ibride o elettriche che riducano le emissioni.

Tutte le società automobilistiche stanno promuovendo lo sviluppo di motori alimentati non solo da carburanti fossili ma anche da energia elettrica. E se per ora la scelta di mercato propende soprattutto per i modelli ibridi, il futuro potrebbe essere totalmente elettrico. Molti territori e soprattutto le grandi città si stanno già attrezzando con colonnine di ricarica per permettere ai proprietari di auto elettriche di ricaricare il proprio mezzo senza troppi problemi. E in Sardegna qual è lo stato dell'arte? I numeri Le vendite di veicoli elettrici crescono più velocemente del previsto: secondo un report di Boston Consulting Group, che ha corretto al rialzo un precedente studio del 2017, entro il 2025 i modelli elettrici arriveranno a un terzo del mercato entro il 2025 e al 51% entro il 2030, quando supereranno quelle di veicoli alimentati da motori alimentati da combustibile fossile. Ad aumentare la velocità di diffusione dei veicoli elettrici anche gli incentivi statali e le norme sulle emissioni, sempre più stringenti. Inoltre, incide anche la sensibile riduzione dei costi delle batterie.

La diffusione di auto elettriche nell'Isola è ancora indietro rispetto alla media nazionale, peraltro non eccelsa. Nel 2018 (i dati dell'ultimo anno non sono ancora disponibili) in Sardegna sono state immatricolate circa 2.800 auto verdi, elettriche o ibride, appena lo 0,27% dell'intero parco macchine circolante nell'Isola (la media nazionale è dello 0,66%). Le vendite, peraltro, stanno crescendo e raddoppiano di anno in anno, ma le percentuali delle auto green per ora restano ancora basse. Uno dei problemi, secondo quanto riferito anche dai concessionari, sta proprio nella scarsa diffusione di colonnine di ricarica. Non solo. Le case automobilistiche stanno implementando la ricerca sul fronte delle batterie al litio che oggi, nonostante i costi in calo, garantiscono ancora autonomie piuttosto limitate per le vetture sul mercato: si va dalle utilitarie più piccole ai modelli più avanzati tecnologicamente, ma non si superano i circa 400 chilometri da percorrere con una ricarica completa.

I punti di ricarica Le colonnine, dunque, servirebbero come il pane, tenuto conto anche che le flotte di auto utilizzate per il noleggio, quindi anche a scopi turistici, vedono crescere la presenza di modelli elettrici. Per fare un esempio concreto, se si volesse andare da Cagliari a Olbia, percorrendo oltre 300 chilometri, i punti di ricarica sono rari anche sulla statale 131. Negli anni scorsi, la Giunta Pigliaru annunciò un piano per l'implementazione in Sardegna delle auto elettriche nell'Isola e di conseguenza anche delle infrastrutture necessarie per il loro utilizzo. Al momento, tuttavia, non c'è ancora il bando per la realizzazione delle colonnine, nonostante a fine dello scorso anno dall'assessorato regionale dell'Industria fosse stato annunciato che sarebbe arrivato a breve. Dalla Regione, confermano che la procedura sta andando avanti.

A coprire le mancanze infrastrutturali, in qualche modo ci sta pensando l'Enel attraverso la controllata Enel X, la società che si occupa proprio dell'innovazione in ambito elettrico, ha promosso un piano che prevede la sistemazione di 28 mila punti di ricarica entro il 2022 in tutto il Paese. "Il piano è stato lanciato nel 2017 per creare un'espansione omogenea delle infrastrutture in tutto il territorio nazionale", spiega Federico Caleno, responsabile Italia della E-Mobility di Enel X. L'obiettivo è assicurare ai proprietari di auto elettriche una rete diffusa su tutto il territorio. La velocità di espansione di questo progetto, tuttavia, non dipende soltanto dalla società elettrica ma soprattutto dalla velocità di risposta delle amministrazioni locali. "Con alcuni Comuni si fa in fretta a decidere luogo e installazione, altri stanno invece avviando bandi di gara e procedimenti che rendono più lungo l'obiettivo di sistemare le colonnine in modo rapido e agevole", continua Caleno. Le grandi città o comunque le zone urbane sono le prime a essere finite nel mirino di Enel X ma mentre esistono già centraline di ricarica a Sassari e a Oristano, altrettanto non accade a Cagliari dove i punti elettrici sono privati o di altre istituzioni ma non ancora di Enel X. Per esempio, l'Autorità portuale ha tre punti di ricarica all'interno della zona di propria competenza, disponibili per gli automobilisti. L'obiettivo, comunque, della società elettrica Enel X è quello di arrivare ad avere 500 infrastrutture e mille punti di ricarica entro il 2022 in Sardegna. Per ora, le infrastrutture già installate sono 79 con 158 colonnine di ricarica in centri piccoli, come Curcuris e Ruinas, e città grandi come Oristano e Sassari.

I costi Altro punto nodale sono i costi. Le colonnine di ricarica sono gestite come una rete terza, poi i singoli provider vendono l'energia elettrica attraverso applicazioni o altri strumenti di diffusione e pagamento. A casa, chiaramente, si risparmia ma non sempre si può caricare l'auto nel garage. Il prezzo di un kwh per la ricarica, spiega Caleno, si aggira intorno a 0.2 euro, mentre in una colonnina pubblica i costi salgono a 0,45 o 0,50 a seconda dei provider e soprattutto a seconda del tipo di ricarica che si sceglie: normale o veloce. "I clienti finali pagano a chi vende il servizio", conclude Caleno. In effetti, basta fare un giro sul web attraverso un motore di ricerca per trovare facilmente app e proposte varie sui sistemi di ricarica delle auto elettriche. Anche altre società energetiche si stanno muovendo per promuovere lo sviluppo della mobilità elettrica. È il caso di Edison che ha firmato nei giorni scorsi un accordo con Toyota che prevede l'installazione di circa 300 infrastrutture di ricarica in Italia nei punti vendita e assistenza della casa automobilistica e in quelli della controllata Lexus. Edison si occuperà della gestione e manutenzione, oltre a garantire la fornitura di energia, che sarà possibile ricaricare sempre tramite un'app. Inoltre, la società offirà anche assistenza per l'installazione di punti di ricarica domestica ai clienti che acquisteranno un'auto elettrica.

Federico Caleno (Enel X)
Federico Caleno (Enel X)
Federico Caleno (Enel X)

L'autonomia In ogni caso, è meglio fare un confronto non solo tra le tariffe ma anche tra i modelli di auto che si scelgono. Chiaramente, se l'autonomia della batteria è ridotta in proporzione la ricarica costa di più e viceversa. Quindi meglio spendere qualche soldo in più per acquistare un'auto con maggiore autonomia per evitare così di versare somme consistenti al momento delle ricariche che saranno per ovvie ragioni più frequenti se le batterie garantiscono appena cento chilometri.

Giuseppe Deiana I punti di ricarica di Enel X in Sardegna (oggi è la rete più diffusa e omogenea) Punti di ricarica Colonnine Comune di Arborea 6 3 Comune di Assolo 4 2 Comune di Birori 2 1 Comune di Codrongianus 2 1 Comune di Curcuris 6 3 Comune di Galtelli 4 2 Comune di Golfo Aranci 2 1 Comune di Guspini 12 6 Comune di Laconi 8 4 Comune di La Maddalena 2 1 Comune di Marrubiu 14 7 Comune di Masullas 4 2 Comune di Nurallao 10 5 Comune di Olbia 2 1 Comune di Oristano 36 18 Comune di Ploaghe 2 1 Comune di Pompu 2 1 Comune di Ruinas 6 3 Comune di S. N. d'Arcidano 4 2 Comune di Sanluri 6 3 Comune di Sassari 2 1 Comune di Sardara 10 5 Comune di Sennori 2 1 Comune di Siligo 2 1 Comune di Suni 2 1 Comune di Ussaramanna 6 3 TOTALE 158 79 Fonte: Enel X
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