Una donna di Arixi, piccola frazione di Senorbì, ospite della casa di riposo "Santa Teresa d'Avila" di Suelli, è morta dopo aver contratto il coronavirus.

Il piccolo paese nel centro della Trexenta è sotto shock per l'impatto che il Covid-19 sta avendo sulla fascia di popolazione più indifesa.

Sono otto le morti (cinque dentro la struttura, tre in ospedale) avvenute dopo il diffondersi del contagio nella casa di riposo.

Il focolaio è stato riscontrato martedì 1 dicembre, in seguito ai tamponi effettuati dall'Unità speciale di continuità assistenziale (Usca).

Il sindaco di Suelli Massimiliano Garau ha comunicato alla popolazione i dati aggiornati: 23 positivi nella comunità anziani, 3 negativi nella struttura, 4 positivi in ospedale, 5 deceduti in comunità, 3 deceduti in ospedale. "Il dato è ancora spietato - dice il primo cittadino -, all'amarezza di non poter neanche accompagnare in cimitero i nostri cari è resa ancora più dura dalla crudezza con la quale si devono snocciolare i dati freddi che riguardano la vita delle persone".

Nel momento in cui nella casa di riposo di proprietà dell'istituto religioso "Suore del Getzemani" si è scoperto il focolaio, il sindaco Garau aveva firmato l'ordinanza d'urgenza per "l'attivazione straordinaria ed eccezionale di un intervento di supporto e coordinamento della gestione emergenziale".

La gestione è stata così affidata alla cooperativa sociale Lago & Nuraghe dotata di notevole esperienza sul campo e intervenuta recentemente in situazioni analoghe a quella di Suelli. La cooperativa sta avendo un dialogo costante con l'amministrazione comunale (molto attenta riguardo l'evoluzione dell'emergenza) e con i familiari degli anziani ospiti.
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