Alcune notti fa si è sentito male dopo la puntura di un insetto. La vittima, un ingegnere di 45 anni, sapeva bene di essere a rischio shock anafilattico, come già in passato aveva avuto modo di riscontrare.

Si è subito rivolto alla guardia di medica di un centro della Trexenta: la gamba sinistra cominciava a fargli molto male e a gonfiarsi, mentre un arrossamento cutaneo progressivo rendeva sempre più preoccupante la situazione. Il medico contattato ha riposto al telefono sostenendo di non poter fare la visita domiciliare, l'ingegnere ha risposto a sua volta; "Io non sono in grado di guidare la macchina per raggiungere l'ambulatorio", e dicendo di "non avere la disponibilità di un cortisonico".

La Guardia medica gli avrebbe consigliato a questo punto di farsi visitare dal medico di famiglia. Ma la gamba faceva sempre più male col timore, da parte del paziente, di non avere più la lucidità per gestire la situazione, anche perché si trovava da solo a casa.

Dopo un paio d'ore di nervosa attesa, temendo il precipitare della situazione, il paziente si è rivolto alla Guardia medica di un altro centro, raccontando l'episodio. Il medico si è presentato poco dopo a casa praticandogli le cure necessarie e risolvendo in sostanza il problema.

L'ingegnere dal canto suo ha così deciso di presentare querela denunciando il fatto ai carabinieri. Si è trattato di omissione di soccorso, omissione di atti d'ufficio, interruzione di pubblico servizio? Lo deciderà il giudice: i carabinieri hanno depositato ieri la denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari.
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