Non solo nelle farmacie e nei laboratori. Nel cuore di Quartu chi vuole sottoporsi al test per individuare la presenza degli anticorpi al coronavirus può approfittarne dopo un caffè. Da qualche giorno il Bar-Tabacchi Matta, in piazza Azuni, ha in vendita i kit diagnostici da fare a domicilio. Al prezzo di 25 euro si acquista il necessario poi si va a casa propria e si procede con l'esame. Ovviamente chi risulta positivo dovrebbe poi avvisare immediatamente il medico di famiglia e l'Assl per sottoporsi al tampone.

L'idea

L'idea di acquistare i kit l'ha avuta il titolare Daniele Matta e la scelta si è rivelata vincente. I venti kit acquistati sono infatti andati a ruba in poco tempo. «È nato tutto un po' per caso» spiega l'imprenditore, «è venuto il rappresentante e mi ha chiesto se volevo provare i kit. Reputo che in questo momento sottoporsi a questo test sia molto importante e ho deciso di provare. Si tratta di kit diagnostici prodotti in Italia e certificati. Li puoi portare a casa per l'esame o ovviamente», aggiunge l'imprenditore, «chi vuole può rivolgersi a un medico o a un infermiere. Per cominciare ne ho presi venti e me ne sono rimasti ancora cinque. Se la richiesta dovesse aumentare, ovviamente, ne acquisterò altri».

Istruzioni

E nella sua pagina Facebook per spiegare ai clienti come si procedere, Matta ha pubblicato anche un video dove illustra passo per passo come effettuare l'esame. Nei test rapidi è sufficiente una goccia di sangue da esaminare nel kit portatile che dà un riscontro immediato, esattamente come avviene nel caso del test diagnostico di gravidanza che rileva l'ormone hcg nell'urina. Questo tipo di esame si differenzia dai test sierologici quantitativi che invece richiedono un prelievo di sangue e uno specifico analizzatore in dotazione nelle strutture sanitarie.

Preoccupazione

Nell'ultimo mese a Quartu la situazione è diventata preoccupante: si è passati da zero a 27 positivi al coronavirus, e sono ancora molti i cittadini che non rispettano le regole anticontagio. «Io stesso devo stare molto attento alle persone che entrano senza mascherina», dice ancora Matta, «perché purtroppo sono molti. Alla fine diventi quasi un vigile. C'è anche chi magari lo fa in buona fede e si dimentica, ma è importante rispettare le regole per evitare guai». Nel locale il commerciante ha inoltre sistemato nel bancone pannelli in plexiglas divisori in modo da non fare entrare in contatto le persone.

Proprio l'aumento dei contagi nelle ultime settimane ha fatto impennare la richiesta dei test sierologici nei laboratori accreditati. Alla clinica Sant'Elena in viale Marconi, sono già stati effettuati 316 test sierologici agli esterni di cui 242 solo la settimana scorsa, tre pazienti sono stati segnalati all'Unità di crisi. A questi bisogna aggiungere gli oltre duecento di questi ultimi giorni. Si viaggia su queste cifre anche al laboratorio analisi di viale Colombo.

Giorgia Daga

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