"Le scuole non sono pronte per il ritorno in classe dei bambini e dei ragazzini". E' il grido d'allarme lanciato da cinque dirigenti scolastiche di Quartu Sant'Elena, che aggiunge ulteriori elementi al caos scuole nell'Isola.

Un vero e proprio sos rivolto al comune e all'ufficio scolastico regionale, senza interventi di manutenzione non è possibile riaprire.

"Gli edifici scolastici e le aree cortilizie", si legge nella missiva, "si presentano nelle condizioni in cui versavano prima del blocco delle attività didattiche".

In alcuni casi le condizioni sono persino peggiorate, spiegano, perché "alcuni plessi sono interessati da lavori di ristrutturazione programmati da tempo ma appena avviati, e ciò ne precluderà l'utilizzo".

Le dirigenti sottolineano anche che molte sedi verranno utilizzate per il referendum "senza che, ad oggi, siano state ancora individuate in via ufficiale e siano stati comunicati i tempi necessari per la sanificazione e la loro riconsegna".

"Noi abbiamo fatto la nostra parte", rivendicano. "Fin dal mese di giugno le istituzioni scolastiche hanno lavorato ininterrottamente per garantire un rientro in sicurezza degli alunni nelle scuole cittadine. Sono previsti protocolli di sicurezza in riferimento agli orari, spazi, ingressi, uscite, l'uso delle aree cortilizie e quanto necessario per assicurare il distanziamento ed evitare assembramenti. Hanno lavorato per garantire la pulizia e l'igiene, ma tutti questi sforzi rischiano di risultare vani laddove gli interventi di manutenzione richiesti e indispensabili non venissero attuati".

Nell'attuale situazione, chiudono in maniera lapidaria, "è impossibile aprire le scuole entro la data prevista dal calendario regionale", ovvero il 22 settembre.

(Unioneonline/L)

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