Ci sono storie che non smettono di incantare neanche quando i protagonisti non ci sono più, perché le loro gesta continuano a vivere grazie ai ricordi della gente. E così capita che un bambino di 10 anni, che frequenta la quarta elementare delle scuole di Sarroch, scriva un tema in cui esprime il desiderio di diventare un giorno come Claudio Olinto de Carvalho, meglio conosciuto come Nenè, il leggendario centrocampista dello scudetto del Cagliari, morto nel 2016.

Quando Nenè giocava, Lorenzo Massa - 10 anni, e una voglia matta un giorno di lasciare il campo dello stadio comunale del paese intitolato al grande Mario Tiddia per raggiungere ben altri palcoscenici - non era ancora nato perché neanche i suoi genitori lo erano. Ma quando la sua maestra, Antonia Cupo, ha dato alla classe un tema dal titolo "A chi vorresti assomigliare?", non ha avuto alcun dubbio: "Vorrei essere come Nenè". Ma quale Cristiano Ronaldo e Messi, per il piccolo Lorenzo la stella polare da seguire per diventare un giorno un grande calciatore è il mitico Nenè, e non solo "perché con il suo impegno ha vinto uno scudetto col Cagliari", o "perché era bravissimo nel dribbling", ma soprattutto per l'uomo che era. "Quando mia nonna mi ha parlato di Nenè, sono andato subito a cercare la sua storia su internet - racconta Lorenzo - , ho capito che oltre a essere un grande giocatore era anche un uomo buono: prima di diventare calciatore era molto povero, raggiunto il successo la prima cosa che aveva fatto era stata quella di aiutare i suoi genitori. Mi sarebbe piaciuto tanto conoscerlo, ora che non c'è più vorrei conoscerlo meglio sentendo i racconti dei suoi compagni di squadra come Gigi Riva".

Andrea Massa, papà di Lorenzo, è stupito e allo stesso tempo orgoglioso della sensibilità del suo bambino: "Non me lo sarei mai aspettato, evidentemente la storia di Nenè lo ha appassionato al punto tale da voler un giorno diventare come lui. In tanti, tra amici e parenti, abbiamo letto il suo tema: sono i pensieri di un bambino, ma dimostrano che gli esempi positivi come quel calciatore che ha contribuito a scrivere la storia dei rossoblù non muoiono mai".
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