L'assessore al turismo del Comune di Villasimius Sergio Ghiani crede nella possibilità di salvare almeno in parte la stagione turistica.

Il momento è drammatico, ma Ghiani appare propositivo. Ha scritto così all'assessore regionale al turismo Chessa, facendo alcune proposte.

"Le scrivo in qualità di Assessore al Turismo e allo Spettacolo del Comune di Villasimius che, come noto, fonda la propria economia proprio sul turismo. Insieme all'Amministrazione comunale e agli operatori turistici del nostro paese, che leggono la presente per conoscenza, siamo molto preoccupati per la 'non stagione' che si prospetta. Tuttavia, ci sentiamo in dovere verso le nostre famiglie e i nostri concittadini di sperare in un futuro migliore e, quindi, di prevedere quanto prima una ripresa della nostra economia".

L'assessore Ghiani continua così. "Unitamente le chiediamo, quindi, in qualità di rappresentante della Regione Sardegna, di valutare insieme a noi una strategia propositiva in vista dell'imminente estate e di rendersi disponibile per un incontro ad un tavolo di lavoro tecnico anche via skype. La nostra intenzione è quella di avviare delle iniziative di promozione del territorio con offerte vacanza rivolte in primis al mercato nostrano e, se l'emergenza sanitaria lo consentirà, anche a quello italiano".

Il tutto "con l'auspicio di poter tornare quanto prima alla normalità, insieme al Consiglio comunale stiamo pensando ad un mese di settembre speciale, con pochi ma preziosi visitatori stranieri da intrattenere con eventi internazionali, peraltro, già posti alla Sua attenzione. Perché le speranze possano diventare realtà, ci servono progetti operativi e risorse. Nel rispetto di tutte le restrizioni imposte dal nostro governo e collaborativi più che mai affinché l'emergenza sanitaria rientri presto, Villasimius è fin da oggi a lavoro. L'obiettivo è quello di partire anche per questa stagione (nonostante l'idea al momento possa sembrare irrealizzabile) per consentire a tutti di lavorare e perché no, magari, allungando l'occupazione di qualche mese con corsi professionali retribuiti da offrire ai più giovani".
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